Solidarietà

Non intendo affatto parlare di politica o religione. Questo blog non si interessa di questo. Lo considero un diario e per questo motivo vorrei spendere due parole a proposito di quello che è accaduto e che sta accadendo in Francia e nel mondo.

Il giorno dopo l’attacco terroristico a Parigi, ho aperto Facebook e ho visto che il 90% dei miei contatti aveva cambiato la propria immagine del profilo per un atto di solidarietà.

La sera stessa ho ricevuto un messaggio di incitazione ad accendere un lumino davanti ad una finestra per un atto di solidarietà.

Tre giorni dopo, in una fiera organizzata in università, il Presidente ci ha incitato a fare un minuto di silenzio per le vittime dell’attacco terroristico come atto di solidarietà.

In questi giorni ho visto gente inveire contro i musulmani e sostenere la marcia spietata della Francia contro la Siria come atto di solidarietà.

Tutto questo mi ha reso molto triste.

Ogni vita è importante. Nessuna vita ha un prezzo. Durante questa lotta all’ultimo sangue ci hanno rimesso centinaia di vittime francesi e migliaia di vittime siriane. Chi decide per chi piangere? A me pare che questi atti di solidarietà si manifestino solo se chi sta soffrendo è colui che può darci da mangiare.

Coloro che hanno cambiato la propria immagine del profilo sono le stesse persone che si ricordano di ciò che succede nel mondo solo quando i telegiornali glielo sbattono in faccia.

Solidarietà non significa chiamare il proprio bambino Charlie. Nè significa accendere un lumino davanti ad una finestra. Nè significa rimanere in silenzio.

Solidarietà è gridare forte. E’ educare chi ci è accanto che non esiste una guerra giusta e una sbagliata. Che rispondere con uno schiaffo ad uno schiaffo non ti farà stare meglio.

Per me solidarietà è decidere di non cambiare un’immagine del profilo e cercare le cause di un fatto. Perchè mia madre una volta mi disse: per capire la storia, devi imparare a chiederti ”perchè è successo questo? Quali sono le cause di un fatto?”

Perchè hanno attaccato la Francia. Perchè esiste il terrorismo. Chi l’ha creato.

Solidarietà per me è capire cosa sta succedendo. Usare la testa come individuo e non come parte di un gregge avvelenato.

Sono tremendamente addolorata per le vittime di Parigi, ma io, il minuto di silenzio, l’ho speso per le vittime Siriane.

Nessuno piangerà per loro.

5 pensieri su “Solidarietà

  1. Walter ha detto:

    Finalmente un post sulle ultime vicende del mondo, dove l’ orizzonte non è considerato solo una linea retta, ma che guarda anche oltre e accanto.
    Ognuno manifesta il suo dolore come può, come sa. Chi come gregge, chi con la propria testa. Di peggio c’ è l’ indifferenza. Nessuno si è sentito russo quando è precipitato l’ aereo in Sinai qualche giorno prima. Niente silenzi, niente candele, niente bandierine e gridare forte. Eppure erano 224 persone anche esse senza prezzo e di uguale importanza.
    L’ indifferenza. Fa più male della cattiveria.
    Un caro saluto.

  2. amleta ha detto:

    Nessuno finora ha detto ” pregate per i vostri nemici”, nemmeno il Papa. Ma è la guerra, capisci? è la guerra che fa questo effetto. Non è una morte qualunque. Il rispetto per la vita umana si insegna, molti uomini saggi l’hanno insegnata ma siamo ancora qui, e siamo in guerra. Cosa significa questo? secoli e secoli di guerre, secoli e secoli di discorsi sull’amore. La realtà è questa purtroppo.

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